I 24 anni vissuti in Italia da Mark Cooper diventano “Metamorphosis”: una affascinante retrospettiva in mostra ad Asti dal 12 al 21 dicembre.

Il fotografo inglese noto per i suoi Earthscapes, scatti di paesaggi fotografati dall’alto, ha dedicato oltre 20 anni del suo lavoro a promuovere e diffondere immagini del territorio, un impegno che nel 2012 gli è valso il titolo di “Alfiere del Paesaggio”.

La mostra è un percorso artistico del periodo passato in Italia. Dopo aver vissuto a Londra e viaggiato a lungo in Medio Oriente e Africa, dal ’93 Cooper ha scelto come casa il Monferrato. Proprio ai paesaggi collinari diventati Patrimonio dell’Umanità ha dedicato alcuni dei suoi lavori sperimentali. Ne è un esempio il “Vertical Mobbing”realizzato recentemente a Canelli, dove a comporre il logo “Unesco” inquadrato dall’alto sono i corpi di oltre cento persone distese a terra.

Metamorphosis racconta architetture di immagini e paesaggi in continua trasformazione. La mostra è curata dall’architetto Maria Federica Chiola ed è realizzata con il supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti, del Centro provinciale istruzione adulti, del Club Unesco di Canelli e della rivista Astigiani.

L’inaugurazione è in programma il 12 dicembre alle 18.30Ad aprire la retrospettiva, in collaborazione con le cantine Bosca e Chiarlo, sarà un brindisi con l’ultimo nato dei vigneti del Monferrato: il nuovo Asti Secco.

«L’Asti Secco è un’innovazione che reinterpreta la nostra antica tradizione spumantiera – spiega Polina Bosca – proprio come l’obiettivo fotografico di Mark Cooper fa con il paesaggio. Unirli in un brindisi ci sembrava il modo migliore per dare il via all’evento».

Orari: Dal lunedì al venerdì dalla 10 alle 22 – Sabato dalle 9 alle 12.30. Dove: CPIA (Centro provinciale istruzione adulti) di Piazza Leonardo Da Vinci n.22, Asti.Category: comunicati

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