Incrementare la cultura imprenditoriale per superare la crisi. Questa la parola d’ordine emersa dalla tre giorni organizzata a Bari per la formazione dei professionisti del settore hair&beauty. 230 acconciatori e barbieri sono tornati sui banchi di scuola per affrontare il percorso che li porta ad evolvere la figura professionale da ‘artigiani’ ad ‘imprenditori della bellezza’.

La volontà di affiancare alle competenze tecniche e creative quelle manageriali e imprenditoriali è la  risposta al trend ‘stagnante’ in cui riversano da anni i saloni di parrucchieri e barbieri a Bari e in tutta la Puglia: secondo il registro delle imprese, infatti, gli esercizi del capoluogo sono calati dello 0,3% negli ultimi cinque anni e dello 0,6% in tutta la Regione: nella provincia di Bari sono 2.794 le imprese registrate alla Camera di Commercio nel 2017, contro le 2.796 del 2016 e le 2.802 del 2012. La Puglia conta, invece, 6.942 imprese registrate alla Camera di Commercio nel 2017, contro le 6.928 del 2016 e le 6.986 del 2012. Sono i dati della rilevazione realizzata a fine 2017 da UnionCamere sui parrucchieri e i saloni di bellezza in Italia, che evidenzia una situazione di forte stagnazione non solo in Puglia, ma anche in tutta la Penisola. In Italia, infatti, sono 102.841 le imprese del settore hair&beauty registrate nel 2017 contro le 103.092 imprese del 2012 (-0,2%).

Secondo le associazioni di categoria, una spinta alla ripresa può arrivare dalla formazione e nello specifico da una formazione non solo tecnica (taglio e colore) ma orientata soprattutto al marketing, alla comunicazione e all’economia.

Spazzola e phon infatti non bastano più per far di un parrucchiere un professionista di successo. Una recente analisi[1] restituisce infatti un’immagine del settore sintetizzabile in tre numeri: sei, tre, uno. Ovvero, su dieci saloni di acconciature sei sono in forte difficoltà, tre sono quelli che ‘vanno avanti’ e uno è il salone che, a dispetto del periodo, continua a prosperare, a conquistare clienti, e a crescere per scontrino medio e profitti. La stessa analisi rivela che l’85% dei parrucchieri realizza solo il 15% dei profitti, mentre il 15% di essi ne realizza l’85%.

Oggi è necessario porre sullo stesso piano le capacità imprenditoriali e le competenze tecniche di un taglio, un colore, una piega o un trattamento. Finito il tempo del ‘tutto per tutti’, oggi è necessario avere una differenza forte, ovvero una specializzazione; bisogna poi essere bravi a comunicarla, sia internamente sia esternamente, occorre definire e attirare la clientela in target, ed infine occorre gestire il team e il salone con attitudine e capacità imprenditoriali”. Parola di Lelio “lele” Canavero, trainer di impresa specializzato in hair&beauty, da oltre vent’anni al fianco di migliaia di acconciatori, che ha portato anche a Bari il suo programma “Imprenditori della Bellezza”.

La tre giorni di formazione di imprenditoria, che si chiude oggi presso l’Hotel Nicolaus di Bari, è un un vero e proprio “coaching” teorico e pratico, il cui obiettivo è mettere il parrucchiere in condizione di evolvere da artigiano in imprenditore.  Tra chi ha già intrapreso con successo questo percorso, c’è Gianni Panza, con il suo salone Barbus di Bari, acronimo di ‘barbieri per businessmen’. “Ciò che facciamo è piuttosto chiaro – spiega Gianni -. Nel mio salone entrano uomini determinati non solo nel lavoro, ma anche nella scelta stilistica del loro aspetto e soprattutto nel piacere di portare un taglio e una barba in linea con la loro immagine professionale. Barbus si rivolge a uomini d’affari, a tutti quegli imprenditori che colgono l’occasione di prendersi cura della propria immagine sviluppando relazioni e creando progetti. Abbiamo scelto con cura il profilo di clienti che vogliamo servire e in pochissimi mesi abbiamo acquisito 952 nuovi clienti, perfettamente conformi con la nostra linea operativa”.

Nel 2017 sono stati più di 1.000 i parrucchieri italiani che hanno aderito al percorso di evoluzione in ‘imprenditori della bellezza’ di Lelio “lele” Canavero. Oltre 5 mila negli ultimi sei anni. Oltre il 20% di chi frequenta la formazione di Canavero ha duplicato o triplicato il fatturato, metà di loro presentano incrementi a doppia cifra (media superiore al 22%); in alcuni casi i saloni sono passati da 3 a 8 dipendenti, gli scontrini medi sono cresciuti di 11 euro in meno di un anno e ogni mese i clienti sono spesso raddoppiati, senza contare che di pari passo è stato anche il tasso di fidelizzazione.

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Lelio “lele” Canavero, piemontese di Mondovì (Cn), classe 1965, è il primo trainer di impresa specializzato per gli hair stylist. Da sempre nel settore del marketing, Canavero ha oltre vent’anni di esperienza al fianco di migliaia di acconciatori. Un’esperienza iniziata nel 1996 quando viene chiamato a sviluppare un progetto per conto di Lluís Llongueras Batlle, uno dei più famosi e talentuosi parrucchieri del mondo.

Dopo LLongueras, Canavero lavora per il brand internazionale Intercosmo, con la formazione rivolta ai parrucchieri. Qui inizia a ‘riscrivere’ il marketing per il settore dell’hair styling, partendo dall’intuizione che si deve “fare marketing con la stessa sicurezza, la stessa passione, gli stessi risultati con cui esegui un taglio, una piega, un colore, un trattamento”.

Nel 2002 Canavero fonda la società Buonlavoro srl, che dal 2010 si occupa di cultura di impresa e marketing per i parrucchieri. L’attività di formazione di Lelio “lele” Canavero è totalmente indipendente dalle case produttrici del settore.

Negli ultimi sei anni, Canavero ha formato oltre 5.000 parrucchieri, più di 1.000 solo nel 2017.

Nel 2018 Canavero ha dato vita a Talenti Potenti, una casa di produzione che, oltre a editare i libri dell’autore, sarà seguirà progetti di natura editoriale e multimediale per i professionisti del settore.

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